La mostra propone un percorso attraverso la presenza culturale e linguistica della comunità italiana in Cile, mettendo in dialogo la memoria storica e le forme attuali dell’italofonia.
Sono esposti libri che documentano il contributo degli italiani e dei loro discendenti alla vita sociale, culturale e artistica del Paese. Accanto ai volumi cartacei, due totem digitali (disponibili fino al 26 ottobre) permettono di sfogliare virtualmente opere e documenti, ampliando l’accesso al patrimonio scritto.
Una parete della sala è dedicata all’Abecedario dell’italofonia: ventisei lettere come ventisei possibili chiavi di accesso alla lingua. I visitatori sono invitati a scrivere la loro parola preferita in italiano, trasformando l’allestimento in un archivio collettivo di memorie, emozioni e scelte personali.
Come contrappunto visivo di questa memoria viva e partecipativa, che cresce durante la mostra, è presentata una cassa trasparente concepita come capsula del tempo. Al suo interno, frammenti reali (fotografie, lettere, documenti) legati alla comunità italiana in Cile testimoniano una memoria sedimentata e simbolica. È un invito a riflettere su ciò che è stato trasmesso e su ciò che rischia di andare perduto, ricordando che ogni lingua è anche un archivio di storie.
Il titolo, Italiano errante, allude al carattere mobile e diasporico dell’italiano in Cile: una lingua che non si è trasmessa con forza in ambito familiare, ma che ha lasciato tracce vive nel lessico cileno e che continua a suscitare curiosità, desiderio di apprendimento e di ricerca, mantenendo una vitalità sociale e simbolica, capace di attrarre nuovi parlanti e di generare spazi culturali condivisi.
Inaugurazione 13 ottobre alle 20:00
Evento gratuito con prenotazione qui: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfCKPsY_8e2XrwBx3tq1O6zJPZBCrruXHrVt2agK8itcaFbmg/viewform
