Sollima non è un semplice violoncellista. È un innovatore. Proprio per questo il suo concerto al Teatro Municipal de Ñuñoa è qualcosa di imperdibile
Inserire qui il sottotitolo 2 dell’evento (italiano)
Nel 2002 il Premio Pulitzer per la Critica Justin Davidson rese noto al pubblico statunitense il violoncellista italiano Giovanni Sollima come “The Jimi Hendrix of the Cello”. E infatti, quale miglior definizione per una persona che, a partire da una formazione classica, ha sviluppato sonorità che mescolano jazz, rock, minimalismo, suoni dalle tradizioni mediterranea ed orientale, arrivando fino a suonare strumenti di sua invenzione? Per esempio: nel 2007, in un teatro-igloo costruito all’altezza di 3200 metri, esattamente sul ghiacciaio Val Senales, Sollima suonò un incredibile “Ice-Cello”.
Ed il punto è che questo virtuoso violoncellista siciliano può esibirsi alla Carnagie Hall di New York, esattamente come alla Knitting Factory, tempio underground della Grande Mela. Può comporre un “Requiem per le vittime della Mafia” così come l’inno per il recente Expo Milano 2015. Può, in fin dei conti, suonare insieme a maestri come l’indimenticabile Claudio Abbado, o con leggende del rock del calibro di Patti Smith. È per questa ragione che il grande violoncellista Yo Yo Ma ha detto di lui: “Ha studiato con l’eminente Antonio Janigro, tuttavia suona come un musicista jazz, ed è addirittura un performance-artist. Non ha paura, ed è qualcosa di inusuale nel mondo classico. Noi siamo sempre terrorizzati dalle note sbagliate.”
È dunque quasi superfluo sottolineare come il concerto che Sollima darà il prossimo 30 Giugno al Tatro Municipal de Ñuñoa sarà un evento imperdibile per la sua esclusività. Perché , oltre ad essere il primo tour latino-americano che il musicista italiano intraprende, i fatti dicono che Giovanni Sollima è un artista unico al mondo.http://www.giovannisollima.it/