“Voleva fare l’artista: Peppe Voltarelli canta Domenico Modugno”
CALENDARIO CONCERTI
28 Noviembre 19,30 hrs Scuola Italiana La Serena
29 Noviembre 19,30 hrs Scuola Italiana Valparaíso
1 Diciembre 19,30 hrs Espacio Romano Concepción
3 Diciembre 19,30 hrs Montecarmelo, Santiago
“Voleva fare l’artista” è uno spettacolo di teatro
canzone che rilegge in chiave moderna il repertorio di Domenico Modugno,
ricordato in maniera ora tenera, ora scanzonata.
Un vero e proprio tributo al grande cantante pugliese,
attore, autore e interprete di successo, uomo del Sud ma sopratutto artista a
tutto campo, innovatore della canzone italiana e raffinato performer autore di
brani memorabili come “Vecchio
frack” e “Volare” capace di spaziare dalla canzone
moderna esistenzialista e socialmente impegnata al canto in dialetto
ripercorrendo i sentieri della tradizione popolare esaltando i valori della
civiltà contadina e l’amore per la natura.
L’opera di Modugno diventa per Voltarelli il pretesto per
una riflessione autobiografica sul viaggio e sul senso di sradicamento e
precarietà di ogni emigrante, dando vita ad un recital evocativo e divertente.
Le canzoni vengono reinterpretate alla maniera dei cantastorie
con la chitarra e
fisarmonica nella loro essenzialità, alternando versi
cantati, narrazioni, aneddoti,
frammenti di vita che riconducono alla magica presenza
del maestro pugliese,
inteso come ispiratore e guida.
La prima parte dello spettacolo, che ripercorre il
viaggio di Modugno dalla Puglia a Torino e poi a Roma, è rappresentata dal
repertorio dialettale con le canzoni in siciliano pugliese e napoletano “Lu
pisci spada”
“La cicoria” “O cafè” per
poi continuare con i brani in italiano come “La
lontananza” e “Dio come ti amo” e finire con una sorprendente versione di
“Volare”
Peppe Voltarelli è un cantautore e attore calabrese, con
incursioni nel teatro e nel cinema. Nato a
Cosenza, nel 1968 si trasferisce a
Bologna per seguire gli studi universitari. È stato per
15 anni voce e fondatore del gruppo folk
Il parto delle nuvole pesanti.
Nel 2005 inizia la sua carriera solista. Nel 2010 vince
la Targa Tenco come miglior album in dialetto con “Ultima notte a Mala Strana”.
Al cinema interpreta “La vera leggenda di Tony Vilar” di Giuseppe Gagliardi,
viaggio nella comunità italiana di Buenos Aires e New York alla ricerca di un
cantante famoso di cui si sono perse le tracce, partecipa al Festival del
Cinema di Roma al Tribeca Film Festival di New York e al Festival
Internazionale del cinema di Calgary.
Nel 2013
ha collaborato con il regista argentino Ariel Vinograd per
il film “Vino para rorbar” che ha scelto la sua canzone “Scarpe rosse
impolverate” per la colonna sonora.
I suoi dischi sono pubblicati in
Europa, Stati Uniti, Canada
e Argentina, paesi nei quali
mantiene una continuativa attività di spettacoli dal
vivo.
Nel 2013
ha partecipato con due spettacoli alla 34 edizione del
Montreal Jazz Festival.
Nel suo ultimo album collabora con il noto cantautore
argentino
Kevin Johansen con cui duetta nel brano “Pipa”. I suoi spettacoli parlano di lavoro di viaggio di
lingue dimenticate
le sue canzoni raccontano la grande epopea
dell’emigrazione italiana in Sud America, negli Stati Uniti e in Europa con
ironia e leggerezza. Fra i suoi riferimenti artistici più importanti l’opera di
Domenico Modugno a cui dedica un recital dal titolo “Voleva fare l’artista”.
Di recente ha pubblicato “Il caciocavallo di bronzo” il
suo primo romanzo un opera autobiografica che racconta la Calabria attuale in
forma surreale e divertente. Il suo ultimo album “Lamentarsi come ipotesi” è
stato pubblicato nel marzo 2014.
Ha collaborato con Teresa De Sio, Claudio Lolli, Carmen
Consoli, Kevin Johansen, Sergio Cammariere, Bandabardò, Canzoniere Grecanico
Salentino, Riccardo Tesi, Marco Calliari, The Tiptons Sax Quartet.