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Santiago a MIL / “IL TERZO REICH” de Romeo Castellucci

Il maestro italiano Romeo Castellucci presenta una provocatoria video installazione che sottopone i suoi spettatori a una “dittatura delle parole”.

Cosa accadrebbe se, all’improvviso, uno schermo gigante proiettasse tutti i sostantivi presenti nel dizionario spagnolo, come uno scoppio di parole che non si ferma mai davanti agli occhi di chi gli sta davanti?

Il Terzo Reich, l’ultima creazione del maestro italiano Romeo Castellucci, è una video installazione basata su una rappresentazione spettrale di tutti i nomi; un insieme quasi infinito di lettere che, insieme, evocano un concetto nella memoria. Improvvisamente, la velocità delle parole è tale che la nostra retina riesce a malapena a catturarle. Questo costringe il nostro sguardo, che raggiunge presto un punto di svolta in cui avviene una fusione, appena prima che la nostra percezione perda il controllo. Nello sfarfallio risultante non è più possibile distinguere i singoli termini.

Di fronte alla situazione estrema creata da questa frenetica serie di parole, alcune di esse lasceranno un’impronta nella corteccia visiva di ogni spettatore, mentre altre, la maggioranza, andranno perse. Quindi, le persone, indifese di fronte a questo trattamento, si sottometteranno al discorso umano per una questione di quantità. Non cosa, ma quanto. Questo furioso fascio di nomi non lascia spazio alla scelta o al discernimento. Il nucleo del linguaggio ritorna al rumore bianco, che porta al caos.

Dall’11 al 13 gennaio, questa installazione video sarà caratterizzata da una performance alle 13:30, 15:30 e 17:30.

Maggiori informazioni qui.

 

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Romeo Castellucci
Un creatore olistico sul palco

Regista, scenografo, Romeo Castellucci è conosciuto in tutto il mondo per aver creato un teatro basato sulla totalità delle arti e orientato verso una percezione integrale dell’opera. Il suo teatro propone una drammaturgia che annulla il primato della letteratura, rendendo il palcoscenico una forma d’arte complessa, composta da immagini straordinariamente ricche, espresse in un linguaggio comprensibile come la musica, la scultura, la pittura o l’architettura. I suoi allestimenti fanno parte dei principali teatri del mondo. È stato direttore della sezione Teatro alla Biennale di Venezia, artista associato del Festival di Avignone e direttore ospite della Schaubhüne di Berlino. Quest’anno ha diretto il Don Giovanni di Mozart a Salisburgo e ha presentato in anteprima l’opera teatrale Bros a Lugano.

  • Organizzato da: Santiago a MIL
  • In collaborazione con: IIC Santiago