A cinquant’anni dall’assassinio di Pier Paolo Pasolini, la domanda sulla sua “ultima notte” resta aperta nell’immaginario pubblico. Il cortometraggio La notte quando è morto Pasolini (La noche cuando murió Pasolini – 2009, VO italiana con sottotitoli in spagnolo) della regista italiana Roberta Torre riprende quell’enigma attraverso un’intervista a Giuseppe Pelosi, l’unico imputato per il delitto avvenuto il 2 novembre 1975. Condannato nel 1976, all’età di diciassette anni, come unico autore, Pelosi si ritrattò anni dopo, nel 2005, indicando come veri colpevoli i fratelli Franco e Giovanni Borsellino, già deceduti. La sua testimonianza, segnata dal senso di colpa, dalla paura e dalla memoria, offre una versione che più che chiarire, torna ad offuscare il caso, trasformando il film in una meditazione sulla verità, sull’immagine e sulla rappresentazione.
Dopo la proiezione del documentario, la saggista e docente Ivana Peric Maluk, Dottoressa in Filosofia con menzione in Estetica e Teoria dell’Arte, terrà un incontro che invita a ripensare il lavoro di Torre come un’operazione documentaria che rivisita un caso giudiziariamente chiuso ma culturalmente aperto. A partire dalla sua ricerca sulla figura di Pasolini — raccolta nel volume Escandalosa forma. Lectura de la vida en obra de Pasolini (Metales Pesados, 2025) — Peric propone una lettura critica che esplora l’opacità come metodo, l’immagine come territorio etico e la memoria come spazio di contesa e di resistenza.
Giovedì 6 novembre alle 19:00 – Auditorium* IIC Santiago: Triana 843, Providencia (Metro Salvador)
INGRESSO GRATUITO, È RICHIESTA LA PRENOTAZIONE, COMPILANDO QUESTO FORM:
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*Accesso solo tramite scale
Ti aspettiamo all’IIC Santiago