Leonardo Sciascia nella memoria
Nel 25º anniversario della scomparsadello scrittore siciliano il prof. Rolle ricorda il grande contributo di
Sciascia alla letteratura e alla cultura italiana.
Leonardo Sciascia (1921-1989)
Scrittore italiano noto
per i suoi romanzi sul potere e la corruzione in Sicilia. Nato a Recalmuto,
Sicilia, l’8 gennaio 1921. Docente presso diverse scuole di Caltanissetta tra
1949 e 1957, e di Palermo dal 1957 al 1968, durante la pubblicazione dei suoi
romanzi, racconti, opere teatrali e saggi che, secondo l’autore, formano un
unico corpo di opere il cui soggetto è stato il tragico passato e l’altrettanto
tragico presente della sua isola natale. Per esempio, Le parrocchie di Regalpetra (1956) è una raccolta di racconti
breve che descrivevano la Sicilia rurale sotto il dominio della mafia, il
Partito Fascista e la Democrazia Cristiana, o altri romanzi ambientati in
Sicilia oggi come Il giorno della Civetta (1961), A ciascuno il suo (1966) e Todo
modo (1974), riflettono nelle indagine della polizia sulla mafia. Dentro
questo gruppo si può includere anche Il
contesto (1971), che ha costituito la base di un film di Francesco Rosi
(1976). Allo stesso modo altri romanzi di Sciascia come Il Consiglio d’Egitto (1963) e Candido,
ovvero Un sogno fatto in Sicilia (1979), per citarne
alcune, servono per rendersi conto della
dura realtà della vita siciliana. Dal 1978 l’autore scrive essenzialmente saggi
su letteratura e politica.
Il 20 novembre 1989 muore a Palermo.
Claudio Rolle
Ha
studiato storia presso la Pontificia Università Cattolica
del Cile e ha un dottorato dell’ Università degli Studi di Pisa. È
professore del Instituto de Historia della Pontificia Università Cattolica
del Cile dove si occupa di temi di storia europea e metodologia della
storia. Nel settore della ricerca lavora su storia sociale della musica e
le sensibilità artistiche e storia religiosa. È autore, insieme al musicologo
Juan Pablo González, di due volumi di Storia
sociale della musica popolare in Cile
(1890-1950 e 1950-1970).