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Installazione “Deviazioni” di David Scognamiglio

Deviazioni
David Scognamiglio

L’installazione per la sala interna dell’Istituto parte da una logica narrativa riguardo lo spazio e il tempo.
Il visitante, immerso in questa esperienza si trova confrontato con un paesaggio ambiguo, composto da una scultura luminosa che si estende al centro della sala e una serie di superfici scolpite disposte lungo le pareti.

L’opera centrale è formata da linee di luce tese nello spazio che creano una sorta di raggio multiplo, possibilmente simile ad una lama di luce che entra da una porta accostata, o come quando il sole s’insinua tra le foglie di un bosco.
Sottili elementi metallici presenti sulle linee tese, generano riflessi che moltiplicano la luce e confondono l’occhio.

Disposte tutto intorno, superfici scolpite presentano rugose porosità, ondulazioni, crepe. Potrebbero ricordare movimenti tellurici millenali, aridi paesaggi in attesa di una pioggia inattiva, al tempo stesso impronte ed incisioni le scuciono da un’apparenza del tutto naturale e le restituiscono a quello che sono: opera dell’uomo.

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I materiali scelti per questi interventi provengono tutti dal mondo della costruzione. Come prelevati da un cantiere ed usati in modo sregolato: led semplicemente incollati con scotch trasparente, piastrine di metallo avvitate su cavetti di acciaio tesi, stucco mal formato, polistirolo, cavi elettrici, un trasformatore.

Prendere componenti per lo più legati ad un uso razionale e utilitaristico – come è l’attività di cantiere – e stravolgerne l’utilizzo, risponde alla necessità di riflettere sull’intrinseca, poetica bellezza, presente in tutte le quotidiane attività umane.

 

  • Organizzato da: IIC Santiago